lunedì 23 aprile 2012

E con oggi sono 6 mesi che ci hai lasciati



Un po di frasi del nostro SIC:

"Non Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera!".
"Primo o ultimo non conta...l'importante è aver dato il meglio di se in ogni singolo giro!".
"Per sfinimento me li sono lasciati crescere. Tanto non ho bisogno di un parrucchiere: me li cura mia zia. Ma, Diobò, che caldo, e che fatica incastrarli nel casco! Il vantaggio è che già sono alto e mi regalano altri quattro centimetri".
"Ogni tanto mi capita che li taglio, quando mi rompono un po' i maroni".
"Ragazzi,meno pugnette e più gas!!!!".
"Sto come il porco a Natale".
"Mi stavo allenando nel cross quando mi si avvicina un tipo, mi fa un sacco di domande, mi presenta anche il figlio e poi, un attimo prima di andarsene, mi dice: “Comunque Dovizioso va più forte!”.
"La moto gp attrae la gnocca come la piadina attrae lo stracchino!".
"Forse gli spagnoli dovrebbero giocare un po' più a carte, così almeno si rilassano. Però tira il culo a perdere anche a carte".
"Ho deciso di prendere quella per la moto, perché volevo andare in giro con una moto più grossa di un 125 per strada. Ero tutto contento con la mia patente nuova. Dopo due giorni me l'hanno ritirata".
"I piloti in generale si stan tutti sui coglioni, secondo me. Diciamo l'85%".
"Adesso se mi sveglio presto tipo queste mattine che c'ho il fuso orario, ancora mi butto nel lettone dei miei, mi piace da matti".
"Io vedo anche alcuni miei amici che magari capito finito il liceo, non sanno nemmeno loro che cosa fare, se andare all'università, se lavorare. Secondo me una cosa che aiuta a vivere in modo comunque più coraggioso è avere un obiettivo. Che sia di qualsiasi tipo, di sport o di lavoro. Però Diobò se te hai nella testa un obiettivo, un qualcosa che devi raggiungere, secondo me ti aiuta ad andare avanti senza paura".

domenica 22 aprile 2012

Risultati gara 2


1. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 36'45.936
2. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 36'48.755
3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36'58.574
4. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 36'58.698
5. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 36'58.700
6. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 37'06.329
7. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 37'22.253
8. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 37'23.683
9. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 37'27.286
10. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 37'29.866
11. John Hopkins (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 37'43.451
12. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 38'18.529
13. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 38'19.512
14. Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36'50.679
15. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36'51.166
16. Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 37'03.892
17. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 37'08.183
RT. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 34'19.554
RT. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 30'10.158
RT. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 18'38.070
RT. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 18'42.162
RT. Brett McCormick (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 15'33.182
RT. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 12'21.167

SBK, Assen: vittoria di Johnny Rea in Gara2




Il funanbolo della Superbike, Johnny Rea, vince Gara2 sul palcoscenico di Assen, terzo round del Mondiale SBK 2012. Il britannico della Honda ha avuto la meglio sul vincitore di Gara1, il francese del team Effenbert, Sylvain Guintoli, che ormai sembra averci preso gusto. Sul terzo gradino del podio, a dimostrazione della forza della sua RSV4, anche il nordirlandese Eugene Laverty, autore di sorpassi decisi e determinati. Troviamo poi le due BMW ufficiali di Melandri e Haslam davanti a Tom Sykes (errata la scelta delle gomme per lui), in testa per circa metà gara.
Settimo posto per il nostro Ayrton Badovini (nonostante la botta rimediata in Gara1), davanti a Max Biaggi: in rimonta, ma mai in grado di entrare nei giochi e nelle posizioni che contano. Nonostante tutto, anche grazie all’azzardata scelta degli pneumatici del campione del mondo Carlos Checa (17°), il Corsaro si ritrova adesso in testa alla classifica iridata a quota 92 punti, appena 1 in più del rivale spagnolo, e con Sykes più staccato a 79. Molti piloti hanno però giurato vendetta al prossimo round: vi aspettiamo tra due settimane all’ Autodromo Nazionale di Monza!

SBK ad Assen, gara 1 vinta da Guintoli



Assen (Olanda), 22 aprile 2012 - Sylvain Guintoli (Effenbert Liberty Racing Ducati) ha vinto gara 1 ad Assen conquistando la sua prima affermazione nel MondialeSul bagnato la Ducati ha monopolizzato il podio con la sorpresa Davide Giugliano (Althea Racing) davanti al compagno di squadra e campione in caricaCarlos Checa.
Grande rimonta per Max Biaggi (Aprilia Racing), risalito al quarto posto dalla 17^ posizione al via. La gara è partita con l’asciutto sotto un cielo minaccioso. La fuga di Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) scattato dalla pole è durata solo undici giri, quando il britannico si è dovuto fermare per un problema tecnico.
La prima posizione è stata rilevata da Marco Melandri (BMW Motorrad), ma due passaggi dopo ha cominciato a piovere e la corsa è stata fermata. Alla ripartenza, con pista bagnatissima, Leon Haslam ha riportato la BMW Motorrad al comando, fin quando una scivolata non ha interrotto la fuga. A quel punto è andato in testa Ayrton Badovini, con la S1000RR gemella di BMW Motorrad Italia GoldBet, ma anche il 25enne biellese è caduto spalancando la porta a Guintoli.

venerdì 13 aprile 2012

Buone notizie per il pilota Kawasaki


Tre o quattro settimane ancora...ma va molto meglio e può muovere le braccia!
I medici stimano che probabilmente già Martedì prossimo Lascorz potrà uscire dalla terapia intensiva. Poi per il pilota si dovrà aspettare tre o quattro settimane ancora per valutare possibili ulteriori miglioramenti e determinare il dafarsi circa la riabilitazione.
Dopo essere stato svegliato ieri dai medici, Joan può respirare lentamente da solo, senza assistenza meccanica ed è le sue condizioni sono completamente stabilizzate. Ha ancora il tubo di tracheotomia e riesce a malapena a parlare, ma comincia a riconoscere e a rispondere alle persone intorno a lui, anche se ancora un po' stordito per la sedazione indotta dopo tutti questi giorni.
E si comincia a ben sperare dal momento che, nonostante l'altezza della lesione vertebrale, riesce a effettuare un certo movimento con le braccia, soprattutto in parti specifiche come la spalla, il gomito e il polso, che permettono di guardare avanti con più entusiasmo.
Le prossime tre o quattro settimane saranno cruciali per vedere fino a che punto potrà arrivare il suo recupero e, se necessario, in futuro, effettuare un nuovo intervento. Ma almeno ci sono nuove speranze che sono grandi passi in avanti rispetto a quanto si temeva all'inizio. Oggi ci sarà un Team Ufficiale e Provec con un riesame dei medici circa la sua condizione e un altro la prossima settimana, quando il pilota lascerà la terapia intensiva.

martedì 10 aprile 2012

Rossi si ribella alla Ducati "Va peggio dell'anno scorso"


Vale delude in Qatar e scarica
il team: «Speranze finite, conta solo il risultato». E c'è già chi
parla di divorzio entro la stagione

LOSAIL (QATAR)
Il vento che soffia dal deserto porta sabbia fine, aria calda e le parole di fuoco di Valentino Rossi. La gara di apertura del Mondiale MotoGp 2012 è finita da una manciata di minuti, la Ducati numero 46 è passata sul traguardo in 10ª posizione con alla guida l’ombra del pilota cannibale di pochi anni fa. Questo Gran Premio il Dottore non l’avrebbe neanche voluto finire, meglio un ritiro che un numero a due cifre per la posizione in classifica. «Ho pensato di tornare ai box, dopo il sorpasso di Barberà - ammette a sorpresa -. Hector mi ha spinto fuori dalla pista senza complimenti, ma per lui conta solo starmi davanti, la posizione finale viene dopo». All’ultimo il Dottore ci ha ripensato: «Per una forma di rispetto verso i meccanici ai box, per raccogliere informazioni che potrebbero essere utili».

Un’altra gara trasformata in test, come lo scorso anno, ma il ruolo di collaudatore va per forza stretto a chi il 10 lo vorrebbe vedere solo come numero dei titoli mondiali vinti. «Va sempre peggio, anche rispetto a 12 mesi fa - taglia corto, cancellando ogni residua illusione -. Le speranze le abbiamo finite tutte lo scorso anno, adesso servono solo risultati» è la frase che suona come un aut aut. Della Desmosedici sono cambiate solo le sigle - dalla GP11 alla GP12 passando per la .1 e la Zero - ma non la sostanza. Queste Ducati non gli piacciono, la prima, ereditata dall’era Stoner, come l’ultima che però dovrebbe essere stata fatta a sua immagine e somiglianza. «Questo non è proprio vero - sottolinea Valentino -. Io ho dato delle indicazioni precise ma non sono state seguite. Non posso essere io a risolvere tutti i problemi, non ce la faccio, non sono un ingegnere».

Con un gesto pilatesco, il campionissimo ha passato la bomba pronta a scoppiare a chi in quel box ingegnere lo è. Lo stesso che era stato uno dei principali attori dell’entrata di Rossi in Ducati e che solo il giorno primo l’aveva difeso a spada tratta, Filippo Preziosi. «Il talento di Valentino non è in discussione, dobbiamo solo riportarlo alle posizioni a cui appartiene - aveva detto poco dopo le deludenti qualifiche -. Noi siamo una squadra, sia quando vinciamo che quando perdiamo lo facciamo tutti assieme». Ad eccezione del capitano, che si è stancato di sentirsi sotto attacco per colpe che giudica non sue.

Nell’eruzione del vulcano Valentino, forse tanto rumorosa perché covata sotto la cenere per troppo tempo, finiscono coinvolti anche Hayden e la sua sesta posizione ottenuta con i denti. «Nicky è stato bravo per tutto il weekend, ha lavorato alla perfezione. Ma cosa ha ottenuto? - si chiede Rossi -. Un 6º posto a 28 secondi da Lorenzo, sarà un risultato che per lui potrà anche andare bene ma che a me non alletta. Io punto almeno al podio e adesso non è ancora possibile». Dopo quattro moto, una rivoluzione dietro l’altra e un impegno straordinario per un Casa che lotta da peso piuma nei massimi.

Tutto da rifare, un’altra volta. «I problemi sono sempre gli stessi, come le mie richieste - aggiunge Valentino -. Non riesco a guidare e la moto si comporta in maniere inspiegabili, come il fatto di andare meglio con gomme usate rispetto a quando sono nuove». La GP12 è una figlia «bastarda», da abbandonare sul ciglio della strada visto che non ha mantenuto le promesse fatte alla sua nascita. Ma disconoscerla significa creare un frattura difficilmente risanabile tra il pilota e la Ducati, ammettere che il matrimonio del secolo finisce per un’incompatibilità che trasforma i vincenti in comparse. Le ragioni non sono mai da una sola parte. E se Valentino accusa la Ducati di non avere soddisfatto le sue richieste, pare ugualmente evidente che il pilota non è mai riuscito ad adattarsi a una moto con la quale Stoner, prima di lasciargliela, aveva vinto 3 degli ultimi 6 Gp della stagione, salendo sul podio 4 volte. Mancano 20 giorni prima della prossima gara, utili prima per riflettere e poi per agire. Ma c’è anche chi ha ipotizzato un clamoroso divorzio immediato tra Rossi e la Ducati: in caso di decisione unilaterale, scatterebbero penali pesantissime da pagare. Ma se entrambe le parti preferissero separarsi...

lunedì 9 aprile 2012

Valentino Rossi: Team privato?


Valentino Rossi in piena crisi in Qatar (Credits: LaPresse)
La voce girava da qualche giorno ma era più un bisbiglio. Ma dalla fine delle prove di ieri conValentino Rossi 12° a due secondi e spiccioli dalla Pole Position e ad oltre un secondo dal compagno di squadra Hayden, sono tornate ad essere più forti che mai. Rossi non ne potrebbe più della Ducati
Così Radio Paddock ha colpito ancora e dal Qatar, dove si sta svolgendo la prima gara della stagione 2012, è partita un’indiscrezione che è subito rimbalzata fra le pagine web de Il Resto del Carlino .
Si mormora, infatti, che Valentino Rossi, seguendo gli indottrinamenti dell’omonimo amico rockstar Vasco, stia organizzando per la prossima stagione un team tutto suo sponsorizzato Coca Cola.
Coca cosa???
Il contratto biennale tra Ducati e l’ex uomo che non deve chiedere mai volge allo scadere e le promesse di matrimonio quasi certamente non verranno rinnovate: Coca Cola aiuterà il biondo a digerire l’ostica unione delle ultime due stagioni in sella alla Rossa grazie ad un nuovo Team Yamahasatellite tutto suo, con tutte quelle bollicine!
Nonostante il colore dello sponsor, i rumors escludono categoricamente che la nuova Yamaha YZR M1 di Valentino avrà la livrea rossa.
Coca Cola… e sei (ci auguriamo) protagonista!

domenica 8 aprile 2012

Classifica gara Moto 3