mercoledì 8 maggio 2013

Comparativa maxienduro 2013 (Video)


Comparativa maxienduro 2013: inconveniente per la "favorita"

Abbiamo percorso pochissimi chilometri nei dintorni di Patrasso, e già c’è una doppia sorpresa. La KTM 1190 Adventure prima viene data come favorita dalla maggior parte dei tester presenti alla comparativa salvo poi incappare nel primo inconveniente tecnico di giornata: un sasso ha ammaccato il collettore di scarico (non protetto dal paramotore). E la BMW R 1200 GS? Probabilmente sogghignava, anche perché chi l’ha guidata è già rimasto stupito dal suo motore, straordinariamente dolce e corposo. Peccato che alcune finiture lascino un poco a desiderare…
IL GRANDE CLASSICO E LE NOVITA'
Tra le altre contendenti, al momento a tenere banco non è la sfida tra le italiane più vendute (Ducati Multistrada 1200 Touring) o più nuove (Aprilia Caponord 1200). E neppure il cambio DCT della Honda Crosstourer  o il motore aria/olio della Moto Guzzi Stelvio NTX. A catalizzare l’attenzioni di tutti è la moto della nostra guida greca, ovvero una moto… destinata a uscire dai listini entro breve: la KTM 990 Adventure. Ebbene, ci siamo fatti più o meno tutti la stessa domanda: ha senso abbandonare questo filone in favore di moto sempre più pesanti, elettroniche e “crossoverizzate”? Ha senso rinunciare al 21” all’anteriore?
ALLA RICERCA DEL BEL TEMPO
La risposta la troveremo solo i prossimi giorni, quando attraverseremo la Grecia in lungo e in largo, su strada (70%) e in fuoristrada (30%) per più di 1.500 km. Per il momento abbiamo percorso solo un centinaio di chilometri intorno a Patrasso e siamo stati graziati dal meteo, che però non promette nulla di buono per i prossimi giorni! Speriamo bene, anche se vista la situazione di oggi in Italia c’è poco di cui lamentarsi…

Comparativa maxisportive 2013: l’abbigliamento

770 CV circa in totale per 4 moto, velocità massima intorno ai 300 km/h (e anche oltre): una comparativa di mezzi con questi numeri va fatta in pista. E con l’abbigliamento adatto: ecco quello che abbiamo usato noi.

Comparativa maxisportive 2013: l'abbigliamento 

 

domenica 21 aprile 2013

Austin, Valentino Rossi: "Sono in grossa difficoltà"

"Dobbiamo recuperare posizioni e fare più punti possibili"

"Abbastanza male", queste le prime due parole di Valentino Rossi, ancora in tuta e appena uscito dal briefing tecnico con i suoi dopo l'ottavo posto in qualifica. "Speravo e puntavo alla seconda fila e poi il problema è che i miei diretti rivali, Crutchlow e Bradl, sono riusciti a migliorare rispetto alle libere, cosa che io non ho fatto. La difficoltà maggiore è nella prima parte della pista. L'obiettivo? Portare a casa più punti possibile".Il Numero 46 è realista e precisa: "Soffro in frenata e nei destra-sinistra veloci la moto si chiude davanti. Nell'ultimo settore sono veloce ma nel primo no. Come immaginavamo le Honda qui vanno meglio, sono più reattive, magari anche più nervose, ma più veloci. Se sistemiamo un po' il setting magari posso avere Crutchlow come obiettivo. Il problema è che le modifiche che abbiamo fatto non sono servite a niente e alla fine sono stato più lento dei test... Il coniglio dal cilindro nel warm up? Ciao". 

 

 

Motogp, Gran Premio Americhe: Marquez in pole position, Rossi solo ottavo


Motogp, Gran Premio Americhe: Marquez in pole position, Rossi solo ottavo
Miglior tempo per lo spagnolo della Honda sul circuito di Austin. Alle sue spalle Pedrosa e Lorenzo. Per il Dottore un ritardo di oltre due secondi con la sua Yamaha.
AUSTIN (Stati Uniti) - Marquez imprendibile, Rossi solo ottavo. L'esordiente spagnolo della Honda ha conquistato la pole position nel primo Gran Premio delle Americhe sul circuito texano. Marque ha fermato il cronometro sul miglior tempo di 2'03"021, precedendo di 254 millesimi il compagno di squadra Dani Pedrosa. Limita i danni Jorge Lorenzo, che porta la sua Yamaha al terzo posto con 1"079 di ritardo dal campione della Moto2. In seconda fila Stefan Bradl con la Honda del Team LCR, Cal Crutchlow con la Yamaha Tech 3 ed Andrea Dovizioso con la Ducati, staccato di 1"862. Valentino Rossi scatterà dall'ottava posizione in terza fila. Il pesarese ha acustato un ritardo da Marquez di 2"359, preceduto anche dalla Honda Gresini di Alvaro Bautista.

Il circuito di Austin si dimostra poco amico delle Yamaha. Lorenzo, nonostante la prima fila, è lontanissimo da Marquez. Ancora più in difficoltà Valentino Rossi,: "Nella prima parte di questa pista - ha detto il Dottore - la Yamaha va bene, ma nell'ultimo settore, quello con i tornantini non andiamo proprio". Una pista difficile quindi, che ha obbligato Valentino a fare gli straordinari con i suoi uomini per cercare di avere una possibilità in qualifica. "Nei turni della mattina abbiamo provato diverse distribuzioni di peso e alcune impostazioni diverse per la moto: alcune di queste cose hanno lavorato, alcune altre no, ma era un lavoro importante per avere la moto in ordine per le qualifiche". L'obiettivo per la gara: "Recuperare 
più posizioni possibili e prendere più punti possibili".

La griglia di partenza:
1a fila
1. Marc Marquez (Esp) Honda 2'03"021 alla media di 161.3 Km/h
2. Dani Pedrosa (Esp) Honda 2'03"275 
3. Jorge Lorenzo (Esp) Yamaha 2'04"100
2a fila
4. Cal Crutchlow (Gbr) Yamaha 2'04"267 
5. Stefan Bradl (Ger) Honda 2'04"445 
6. Andrea Dovizioso (Ita) Ducati 2'04"873 
3a fila
7. Alvaro Bautista (Esp) Honda 2'04"942 
8. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 2'05"380 
9. Aleix Espargaro (Esp) Art 2'05"389 
4a fila
10. Nicky Hayden (Usa) Ducati 2'05"568 
11. Bradley Smith (Gbr) Yamaha 2'06"740 
12. Ben Spies (Usa) Ducati 2'07"044

lunedì 8 aprile 2013

Ottima la prestazione del giovane Marc Marquez

Si è fatto onore un ragazzino di soli 19 anni, prima gara in categoria massima ed è già avanti al compagno di squadra.
Speriamo in un futuro roseo per questo ragazzo che merita davvero tanto!
In bocca al lupo Marc!

Classifica moto gp

ORDINE DI ARRIVO DEL GRAN PREMIO DEL QATAR:

1. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 42m 39.802s2.
Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 42m 45.792s3.
Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 42m 46.003s4.
Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 42m 49.275s5.
Cal Crutchlow GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 42m 58.566s6.
Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 43m 1.950s7.
Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (GP13) 43m 4.157s8.
Nicky Hayden USA Ducati Team (GP13) 43m 4.722s9.
Andrea Iannone ITA Energy T.I. Pramac Racing (GP13) 43m 16.926s10.
Ben Spies USA Ignite Pramac Racing (GP13) 43m 24.710s11.
Aleix Espargaro ESP Power Electronics Aspar (ART CRT) 43m 29.611s12.
Randy De Puniet FRA Power Electronics Aspar (ART CRT) 43m 36.297s13.
Hector Barbera ESP Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT) 43m 49.401s14.
Yonny Hernandez COL Paul Bird Motorsport (ART CRT) 43m 50.544s15.
Hiroshi Aoyama JPN Avintia Blusens (FTR-Kawasaki CRT)* 43m 53.402s16.
Claudio Corti ITA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* 44m 9.246s17.
Michael Laverty GBR Paul Bird Motorsport (PBM CRT)* 44m 14.143s18.
Lukas Pesek CZE Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* 44m 14.485s.
Colin Edwards USA NGM Forward Racing (FTR-Kawasaki CRT)* DNF.
Danilo Petrucci ITA Came IodaRacing Project (Suter-BMW CRT)* DNF.
Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) DNF.
Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) DNF.
Bryan Staring AUS Go&Fun Honda Gresini (FTR-Honda CRT)* DN.F
Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (ART CRT) DNF

Lorenzo 1º, Rossi 2º il dottore e tornato!

Jorge Lorenzo primo, Valentino Rossi: questo l'incredibile e inatteso risultato del Gran premio del qatar, il primo della stagione mondiale. Due Yamaha sui primi due gradini del podio.Al terzo posto la Honda del giovane Marquez, al quarto l'altra Honda di Pedrosa. La Ducati di Dovizioso è arrivata settima.Una gara entusiasmante di Valentino, che è risalito dalla settima posizione al podio.Duello finale da crepacuore tra Marquez e Valentino per il secondo posto. Rossi aveva perso posizioni per un errore nei primi giri, poi ha effettuato una grandissima rimonta.

Possiamo affermare con certezza che Valentino Rossi sarebbe stato uno dei contendenti del 1º posto se non fosse per l'errore di Pedrosa, comunque sia i risultati sono soddisfacenti, e sappiamo anche che il problema era la Ducati Desmosedici.

domenica 17 marzo 2013

Hayden: «Marquez cambierà la MotoGp»


ROMA - Marc Marquez ha il potenziale per cambiare il volto alla MotoGp. Nicky Hayden ne è sicuro: l'ex campione del mondo sta seguendo con particolare attenzione il 'rookie' della Honda, che nei test a Sepang è stato sempre nel gruppo di testa, mentre ad Austin ha dominato nelle prove private. «Tutti sapevano che sarebbe stato veloce - ha detto Hayden ad Autosport - Ma credo che nessuno si aspettasse che lo fosse così tanto e in modo così costante. Uno come lui porterà molto divertimento in questo sport. Corre forte e ha fame di vincere». MINACCIA Lo statunitense è convinto che Marquez creerà qualche problema ai big: «Se non verrà rallentato da infortuni, rimescolerà parecchio le carte in questa stagione - continua il pilota della Ducati - Finora è stato impressionante e con il suo stile. Potrebbe essere un 'game changer' uno che cambia la MotoGp e tutte le corse su strada».

domenica 10 febbraio 2013

Valentino Rossi, obbligato a vincere per dimostrare che la colpa era della Ducati


 


Valentino Rossi 

Dalle parole ai fatti. Nella prime tre giorni di prove libere della MotoGp sul circuito malese di Sepang, Valentino Rossi ha dimostrato di essere tornato a correre con il vento in poppa. Come una volta. Quando sbaragliava la concorrenza con una facilità disarmante, lui davanti a macinare trofei e trionfi, gli altri dietro a sperare in un colpo di fortuna e nulla più.
La M1 che gli ha consegnato la Yamaha per il ritorno in grande stile nella scuderia che, con lui, grazie a lui, ha vinto 4 titoli mondiali e un numero altissimo di gare, gira che è un piacere. «Ho provato la moto 2012, l'evoluzione e poi la 2013, il miglioramento si sente. Il motore è un po' più veloce ma il grande salto è il telaio, la M1 è più stabile e precisa». I numeri sono con lui. Nel terzo e ultimo giorno di test, Valentino ha infilato un tempo che gli permette di finire sul podio dei migliori. Dietro ai soliti noti Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Ma davanti al giovanissimo rivale Marc Marquez, che all'esordio tra i grandi ha già fatto vedere di cosa è capace.
Il nuovo pilota Yamaha è raggiante. Le premesse per vivere una stagione da protagonista ci sono tutte. «Non avrei potuto sperare di meglio – ha detto Valentino al termine dell'ultima prova -. Ho visto che sono ancora competitivo e sono andato migliorando. Ho anche scavalcato Marquez: se si corresse il GP sarei in prima fila, invece che in terza o quarta».
Il riferimento, diretto e tutt'altro che velato, è alla stagione precedente. Il Rossi del biennio Ducati è stato sofferente come non mai, vittima e carnefice di un progetto che non è mai riuscito a prendere il volo secondo le aspettative dei tifosi e degli addetti ai lavori. Doveva essere il matrimonio del secolo, è stato invece un mezzo disastro sotto diversi aspetti. Per contenuti e prospettive. Con responsabilità che cambiavano direzione a seconda dei risultati. Poi, è arrivata la separazione, per alcuni consensuale, per altri molto meno. Valentino voleva tornare a respirare aria di alta classifica e ha trovato sistemazione alla Yamaha del rivale numero 1, Jorge Lorenzo. Tutto che ricomincia. Rossi suona la carica e si prepara a riprendere da dove aveva interrotto, mentre la Ducati prepara il rilancio. Sceglie Dovizioso e conferma Hayden. Andrà meglio, dicono con convinzione a Borgo Panigale.
Pronti e via e si capisce che tutto torna, o quasi. Rossi sulla Yamaha va forte. La Ducati un po' meno. Almeno a giudicare dai primi valzer in Malesia. Si dirà, troppo facile. Perché la moto ufficiale della casa giapponese era già un missile lo scorso anno. Vero, ma il discorso vale soltanto per la moto di Lorenzo, perché l'altra, quella di Ben Spies, ha fatto male e pure di più. 88 punti contro i 350 del campione mondiale 2012 e compagno di squadra. E questo dimostra una volta di più che le potenzialità di una moto contano eccome, ma senza un pilota all'altezza della situazione non si può andare lontano.
Di contro, c'è da dire che per Valentino la stagione che inizierà tra qualche settimana è da dentro o fuori. Non può permettersi di fare solo meglio dello scorso anno, non sarebbe sufficiente. Per confermare di essere ancora il numero 1 deve vincere. Punto e basta. Il terzo posto può essere un traguardo da sorriso a dentri stretti e nulla più. Papà Graziano ha spiegato poco fa ai microfoni di Radio Sportiva come stanno le cose: «Era Valentino il primo a non essere più sicuro delle sue capacità». Come non comprenderlo. Alla Ducati pareva non ne azzeccasse una. E si diceva fosse anche e soprattutto colpa della moto. Ora è alla Yamaha e queste giustificazioni difficilmente potranno essere accettate. E' l'alba di un nuovo giorno. Valentino deve approfittarne.

 

sabato 12 gennaio 2013

Rossi collauda le Bridgestone


E' lui o non è lui? Dopo la notizia - e relativa polemica - sulla conferma di Valentino Rossi come tester Bridgestone per le coperture stradali ecco un video realizzato dalla casa giapponese che mostra il nostro  (è lui o non è lui?) sul circuito di Nasushiobara-Shi, "Proving  Ground" della casa giapponese di pneumatici.Ma Valentino si è sciroppato 14 ore di viaggio aereo in first class solo per assaggiare le Battlax BT-023? Magari approfittando della visita per fare dell'altro o si tratta solo di una operazione pubblicitaria e, escluse le immagini di copertina, in sella c'era qualcun altro?